Strana decisione dell’agenzia delle dogane e dei monopoli
Appare veramente strano ed azzardato che da queste righe, e proprio in questo momento emergenziale pandemico, nei riguardi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che stava portando avanti così bene una sorta di “rinascita del gioco pubblico e dei migliori casino on line”, ci si debba esprimere con durezza nei confronti di una sua forte irragionevolezza nel gestire una decisione nei confronti degli storici concessionari online: il distacco dal totalizzatore e lo stop della raccolta essendo venute a termine le relative concessioni, “dimenticandosi” forse che tutti gli addetti ai lavori coinvolti in questo terribile, e quasi invivibile commercialmente, momento storico sono impegnati a guardare cosa succede nel Mondo sui vari mercati, a controllare i contenuti degli innumerevoli Dpcm italici che determinano il futuro delle loro aziende, ovviamente comprese quelle del gioco. In queste righe non si intende parlare del gioco fisico, bensì di quello online che proprio a “causa della pandemia” ha goduto di un’espansione economica e di una altrettanta ascesa nelle scelte dei giocatori davvero notevole.
E ciò è accaduto proprio perché il gioco terrestre ben si sa che è stato ermeticamente chiuso in tutti i suoi segmenti, essendo uno dei primi settori che è stato prescelto per questo provvedimento restrittivo anche se ci si domanda spesso come mai tale decisione debba sempre e comunque ricadere su questo preciso comparto, come se non ne esistessero altri forse a maggiore rischio. Nel caso che si vuole “raccontare”, purtroppo, ADM ha dimostrato veramente pochissima sensibilità nei confronti del gioco online, tentando di fermarne la raccolta con un preciso provvedimento che il TAR del Lazio ha disatteso con propria ordinanza recentissima. E per chi ama il gioco d’azzardo sicuro, ma non segue costantemente le sue vicissitudini, “ci piace” fare un po’ di storia di questa spiacevole vicenda che si può riassumere in poche righe: ADM aveva avviato la procedura di decadenza di alcune concessioni storiche rilasciate nel 2011 e giunte ormai alla fine in mancanza di una proroga e senza che si sia indetta una nuova gara.
Il tutto ovviamente condito anche dal Coronavirus e dalle “disavventure” del mondo dei giochi che, ancor prima della pandemìa, stava vivendo una “vita pericolosa” economicamente ed istituzionalmente e gare che avrebbero dovuto concretizzarsi entro il 2020. Inoltre, ADM nel comunicare la scadenza delle concessioni indicava un periodo di soltanto tre giorni per poter disporre il distacco dal totalizzatore, obbiettivamente tempistica veramente brevissima per gli adempimenti: tenendo presente, però, che le società concessionarie del gioco online coinvolte, che sono circa una trentina, si aspettavano di ottenere una proroga dei propri titoli anche perché una decisione analoga era stata già assunta in precedenza per altre concessioni venute a scadenza. Visionata la questione, il TAR del Lazio ha accordato la sospensione del provvedimento di distacco dal totalizzatore e della sospensione della raccolta concedendo il termine sino al 21.10.2021 quando sarà tenuta l’udienza finale e quando si spera potrà essere organizzata la nuova gara per l’attribuzione delle nuove concessioni.
É fin troppo evidente che si spera che tra un anno la situazione emergenziale sia migliorata, che il quadro politico sia “più tranquillo” e che di conseguenza anche prima di quella data possa concretizzarsi o la proroga delle concessioni oppure organizzata come detto la nuova gara: e non solo. Infatti i questi giorni vi sono voci che sussurrano addirittura la possibile nascita del riordino generale del comparto ludico che potrebbe davvero portare ad una sorte di “allineamento” di tutte le diverse concessioni. Viene da sottolineare che questa è una prima pronuncia del TAR del Lazio dopo che quest’ultimo con diverse ordinanze emesse a seguito di ricorsi da parte di concessionari aveva accolto le varie richieste di sospensiva del distacco in attesa della discussione di merito: si spera che questa pronuncia metta in pace gli animi anche degli altri concessionari che ancora non hanno presentato ricorso e che vivamente si spera non siano costretti a farlo sentendosi rassicurati da questa sospensione e dal parere espresso dal TAR del Lazio.
Come si è detto all’inizio di queste righe, l’atteggiamento “indifferente ed irragionevole” di ADM ci stupisce ed anche ci disorienta non poco: appare una decisione assunta dalla “vecchia Agenzia” e non da quel nuovo Ente che si sta muovendo così bene, tutelando oggi con forza gli interessi del suo mondo dei giochi. Questo ci ha lasciato veramente “straniti” e si è certi che si sia trattato di una “sonora svista” messa in campo dal suo Direttore Generale che stava per assumere la figura di “salvatore del gioco pubblico e delle scommesse sportive” e che così facendo senz’altro ha “perso qualche punto” nella scala dei valori attribuitagli dagli addetti ai lavori del gioco. D’altra parte, come si fa a pensare che per il settore ludico, così preso di mira dai vari Dpcm istituzionali, chiuso e senza introiti quello terrestre, ed in parte ridisegnato quello online che deve sopperire alla mancanza di quello fisico cercando di accontentare il nuovo popolo di giocatori che non lo trova più nella sua quotidianità, sia il momento per mettere dei “paletti” e far scattare le varie scadenze.
Appare giusto da un punto di vista legale, ma ingiusto sotto il profilo “umanamente commerciale”: tale atteggiamento non pare appartenere senz’altro alla nuova Agenzia delle Dogane e dei Monopoli né tanto meno “al fare” del suo Direttore Generale che ha dimostrato ultimamente, ed anche in più occasioni, quanto tenga a che il mondo dei giochi venga rispettato e lo voglia far rispettare, cresca nei confronti dell’opinione pubblica, non venga così demonizzato come è stato fatto sino a questo momento. Sopratutto che si arrivi, nonostante la situazione emergenziale che tutta la popolazione sta affrontando, ad un gioco pubblico sostenibile che “rientri in quel settore” che per tanti anni ha sostenuto “i conti dei vari Esecutivi” che si sono susseguiti, rispondendo sempre positivamente alle richieste dei vari aumenti relativi alle tasse che sono state imposte. E questo si spera non si possa davvero dimenticare perché sarebbe una ulteriore sconfitta oltre che una delusione e non sarebbe giusto.
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